Fretta e Longevità: La Disciplina dell’Essere
Anche a me piace questo scritto e lo condivido. Lei cattura un po di quello che io intendo quando menziono “i piani alti dell’esistenza,” “l’età saggia,” e “il tempo prestato all’eternità.” Io non ho visto mia madre in un’età saggia. Allora non sapevo se ci sarei arrivata. Oggi mi sembra molto bello esserci riuscita. Sento il valore di averlo fatto. La gente a volte mi ferma per strada. È successo anche ieri al cinema. Vede i miei capelli bianchi con highlights fucsia e mi chiede: “ma come fa lei ad essere così bella, elegante, felice?” Io glielo dico: “mi sento fortunata di essere qui. Mi sembra un gran regalo dell’universo. Un dono in cui da giovane non osavo sperare. Un dono che forse ho guadagnato affermando in tutti i momenti la mia libertà, il mio diritto, le mie proteste civili, la mia immaginazione, la mia integrità, la mia creatività, la mia indipendenza, il mio amore per la vita, amore per la natura, la mia prudenza e coraggio.” Aggiungo: le mie pratiche di salute olistica, incluso: meditazione, yoga, sorriso interiore, autopiacere, ossitocina, alimentazione sana senza medicine, nuoto, massaggi e camminare. Io spero vivamente che chi oggi vive la sua età giovane trovi in sè la forza di affermare queste virtù. Quando ero più giovane a volte mi dicevo. “Questa mia disciplina interna forse non servirà a nulla. Essa è un po una scommessa sulla longevità, che potrebbe comunque non arrivare. Giusto?” Magari cade una bomba. Poi ho capito che la gioia ERA proprio IN QUESTA DISCIPLINA. Era in ogni momento in cui il mio essere prendeva cura di se nell’essere vivo. Ecco, con questo posso dire di essere felice che quelle scelte mi abbiano portato qui. Succede nel mondo di oggi che gente più giovane che vive nella fretta offende, magari senza volere, approfitta e abusa di gente più anziana. Questo a me dispiace. Mi dispiace vederlo. E mi dispiace anche quando succede a me. Poi nel perdonare e superare il dispiacere penso a quante volte l’ho fatto io, con persone care che ora non ci sono più. Mi ricordo di ciò che ho imparato in Thailandia, al Tao Garden, da Mantak Chia, che aveva già allora più do 70 anni. La fretta, lui insegna nel “Sorriso Interiore,” si annida nel cuore ed è amica dell’odio e della crudeltà. Per scacciarla bisogna portare nel cuore l’amore, la gioia e la felicità. Quando voi persone in età più giovani della mia girate il mondo e vi vengono in mente domande come quella nel post che sto condividendo, ricordate questo. La fretta è amica dell’odio e della crudeltà. Riciclatela nella terra per poter accogliere la gioia, l’amore e la felicità. Non aspettate i piani alti dell’esistenza per farlo. Fatelo ora. Date a voi stessə il diritto a sentirvi vivere, ad essere presenti alla vostra vita. Offritevi delle discipline che ve lo permettono. E abbiate fiducia che l’universo vi farà dono della longevità Spero questo sia utile. Grazie a @tutti e tutte! Aggiungo un piccolo pensiero: tutto questo è, credo, ciò che si racchiude nella parola “artivismo,” un neologismo che sta a significare l’impegno di vivere la vita come l’opera d’arte della propria immaginazione, e farlo con attivismo, cioè non solo per sè, ma anche per tuttə ciò che ci sta a cuore, ci sta intorno e la cui interdipendenza ci da vita, incluso persone, ecosistemi, eggregore e altre forme di vita. Vai al Facebook post a cui mi riferisco: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=701655128655316&id=100064325064276
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