Amicizia con l’Invisibile: Gaia fra Scienza, Verità, e Mitologia Serena Anderlini-D’Onofrio, PhD, alias Dr. SerenaGaia Proposta per Simposio, 2022 “La scienza è la ricerca della verità, anche quando non ci piace.” Lynn Margulis, National Medal of Science, USA, 1999. Qual è il grande invisibile dell’epoca che stiamo vivendo? Un invisibile tanto grande quanto poi è piccolissimo. Un invisibile che ci sta cambiando la vita, che abita dentro di noi e fra di noi esseri umani, e che, con il suo arrivo, riesce a scatenare pandemoni e pandemie? Beh, lo avete già capito, si tratta del virus che oggi, nella narrazione principale della nostra cultura, e quella occidentale in particolare, viene ad ogni passo costruito come un nemico, un pericoloso avversario da sconfiggere. In Italia, per esempio, il presidente dice: “Il nemico è il virus, non gli strumenti che lo combattono.” [1] La stessa costruzione discorsiva domina la stampa ufficiale in molte altre lingue e culture. Parallelamente ad essa ha vita un’altra narrativa, che vede invece come nemici i principali strumenti proposti per combattere il nemico invisibile, incluso, naturalmente i vaccini. Come può tutto questo avvicinarci al punto di fuga dove le due narrative si uniscono e le temute minacce spariscono? La nostra proposta è quella di ribaltare la prospettiva, tramite la teoria di Gaia, che, con i suoi aspetti epistemici, si colloca fra scienza, verità e mitologia. La teoria stabilisce che la vita sulla terra regola il suo proprio equilibrio omeostatico nell’interesse di sé stessa, a prescindere dal vantaggio di qualsiasi delle sue diverse forme. Lo scienziato britannico James Lovelock pose l’accento sugli aspetti macrocosmici della teoria, come il famoso Daisy World, e l’estinzione dei dinosauri. La scienziata americana Lynn Margulis[2] si occupò degli aspetti microcosmici di questa teoria, come i batteri e i virus. Attraverso l’opera di questa scienziata, noi iniziamo a vedere queste entità invisibili che ci abitano come dei simbionti evolutivi. Possiamo persino considerarli come dei collaboratori e degli amici. Quindi affiora alla nostra coscienza la domanda: E se fossimo noi quelli che costruiscono nella nostra mente nemici invisibili, per poi guerreggiare contro di essi guerre che non si possono vincere? E se la stessa base epistemica della nostra cultura evolutiva–l’idea cioè che si evolve per competizione, come insegna il darwinismo, piuttosto che per collaborazione, per amore, per simbiosi, per amicizia, come insegna appunto la Teoria di Gaia—fosse quella che ci fa immaginare queste entità piccolissime come nemici, entità che, proprio per le loro dimensioni così minime, ci invadono poi in maniera assai pervasiva? Se fosse una questione di immaginazione, basterebbe provare a pensare ai virus in modi diversi, per esempio, come amici da accogliere, come messaggeri da ascoltare. Questo anche nei rari casi un cui essi ci portano delle patologie, le quali, tolte le paure che emanano dall’inimicizia, potrebbero risultare magari curabili e di soluzione non tanto difficile. Ricordiamo qui che la scienza definisce i virus come “codici senza corpo.” Nella prospettiva darwininana, essi sono parassiti. In quella gaiana, sono strumenti di conservazione di codici necessari alla vita. Cercano casa, e, se ospitati, ci abitano senza distruggerla. La proposta di questo tema per un Simposio da tenersi nel 2022 può articolarsi in vari modi, che includo qui: Masterclass introduttiva alla Teoria di Gaia, i suoi principi epistemici e scientifici, ed il loro effetti in ambito culturale, discorsivo, ed umanistico. Masterclass che sarei felice di condurre io stessa, come autrice dello studio Gaia and the New Politics of Love (2009).[3] Proiezione del film do John Feldman, Symbiotic Earth: How Lynn Margulis Rocked the Boat and Started a Scientific Revolution (2018), o parti di esso. Un numero limitato di panel, con inviti a personaggi del mondo della scienza e della cultura disposti e disposte a discutere la teoria e le sue possibili applicazioni al vissuto di cui si parla. Dipendendo da chi accolga l’invito, i panel potrebbero essere organizzati intorno a vari ambiti: includendo aspetti scientifici, umanistici, culturali, politici, e giuridici. In ciascun ambito si porterebbero prospettive di chi apprezza la Teoria di Gaia come nuovo paradigma epistemico, chi non riconosce i suoi aspetti utili in questo importante momento evolutivo. Nell’orizzonte di questo quadro paradigmatico, si potranno intavolare dibattiti aperti basati sull’ascolto profondo e reciproco riguardo a tanti dei temi più significativi nel contesto della convivenza con la pandemia. Questi possono includere le cure domiciliari, la vaccinabilità e le sue possibili controindicazioni, l’immunità naturale e i risultati dei test anticorpali, gli eventi avversi, le restrizioni delle libertà individuali, il diritto alla scelta, lo stato emergenziale, la pratica del dissenso, e molto altro ancora. Panels: Suggerimenti per inviti possibili A seguito si elencano solo alcuni dei personaggi che potrebbero apportare contributi significativi. Ambito culturale umanistico giuridico: Giorgio Agamben, filosofo Massimo Cacciari, filosofo Ugo Mattei, giurista, rettore Università di Torino Nandra Schilirò, artivista Mirella Santamato, scrittrice, esoterista Tiziana Alterio, giornalista, scrittrice Mauro Scardovelli, fondatore di Uni Aleph Nino Galloni, studioso dell’economia Ambito scientifico medico informativo: Telmo Pievani, teorico dell’evoluzione, Università di Padova Stefan Oelrich, Dirigente Bayer Erminia Ferrari, Medico e Omeopata Peter Doshi, professore, University of Maryland, redattore BMJ Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina Rosanna Spataro, Ricercatrice indipendente, attivista Erminia Ferrari, medico, omeopata Fritjof Capra, fisico e teorico dei sistemi Si aggiunge che dal punto di vista del Simposio, le persone proposte per i panel sono autori e autrici di numerosi libri di diversi generi e tipologie. L’autrice della proposta, Serena Anderlini-D’Onofrio, è anche lei autrice di numerosi volumi, fra i quali Eros: La Saggezza dell’Amore (2021), narrativa autobiografica e motivazionale, Gaia and the New Politics of Love (2016), studio multidisciplinare sulla Teoria di Gaia applicata agli ambiti umanistici, Ecosexuality: When Nature Inspires the Arts of Love, collezione di scritti sulla sessualità e l’ecologia. Il suo nuovo libro Alchimie dell’Amore Ecosessuale è in via di pubblicazione. Il suo nuovo progetto di libro verte sul tema dell’Amicizia con i Virus. Serena Anderlini-D’Onofrio è stata professore ordinario presso l’Università del Puerto Rico. Il suo dottorato, riconosciuto in Italia, proviene dalla University of California. La sua ricerca ha