Abbiamo stabilito che c’è una relazione fra l’inclusività amorosa e la compersione, l’emozione che funziona un po come l’essenza dell’apertura relazionale.
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Infatti è la trasformazione della gelosia, sita nella pancia, in una emozione più alta, che avviene quando si pratica l’inclusività amorosa. E questa permette di affacciarsi con apprezzo sulle numerose forme di apertura relazionale che conosciamo, inclusa la poligamia, il poliamore e le altre nonmonogamie etiche ad esso associate.
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Ma perchè tante distinzioni, quando alla fine si tratta di pratiche che si assomigliano e di tradizioni che si sovrappongono, almeno in parte?
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È naturale farsi queste domande e, in base alla mia osservazione, e ai miei studi, mi rallegro di poter rispondere in maniera breve e afficace.
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La parola poligamia sta ad indicare strutture relazionali e spesso anche legali (cioè matrimoniali) in cui un genere ha il diritto di avere più partner dell’altro genere.
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La forma di poligamia più praticata è la poliginia, cioè il sistema in cui l’uomo ha diritto a più spose.
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Essa è assai comune nel mondo islamico, e, al di là di quanto spesso si crede in occidente, essa può essere praticata in modo assai rispettoso per tutte le parti.
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Poliandria in società tradizionale
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Poliginia, poliandria, monogamia, e “cheating”
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Poliandria in società contemporanea
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Poliandria in società tradizionale |
Poliginia in società islamica |
Poliginia in famiglia islamica che vive in società occidentale |
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Questo avviene specialmente quando le spose esistenti collaborano nella scelta delle prossime arrivate, formando così famiglie espanse che possono essere ben armonizzate.
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La poliandria è un’altra forma di poligamia, in cui la donna ha diritto a più partner maschi.
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È meno conosciuta e le poche società in cui si pratica sono anch’esse assai felici e ben armonizzate, come quella dei Nà in Cina.
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La paternità condivisa può essere una caratteristica della poliandria: c’è abbondanza di figure paterne laddove negli uomini la preoccupazione con la paternità biiologica, così prevalente in Occidente e nell’Islam, è secondaria, e ogni uomo che ha sostenuto rapporti con una certa donna si sentirà responsabile per il benessere dei figli e figlie che le nasceranno.
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Il poliamore è diverso da questi, ed è più inclusivo della poligamia in almeno due aspetti importanti:
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1. Nel poliamore, le persone in corpi femminili, come pure quelle in corpi maschili e anche trans scelgono di comune accordo di darsi il consenso per condurre relazioni di tipo romantico, amoroso, sensuale, erotico, e/o sessuale con un certo numero di partner, che sono a conoscenza gli uni degli altri, le une delle altre.
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Magari anche virtualmente e a distanza, queste persone sentono di essere parte di una famiglia espansa, di una costellazione o policola, com a volte si usa chiamarle.
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Le persone così collegate sono parte di un campo energetico positivo, condiviso e attivabile, se non in ogni momento decisamente attivato.
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2. Nella pratica del poliamore si tende ad amare la persona piuttosto che il genere di tuberia genitale con cui essa si presenta.
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Per tanto, il poliamore accoglie e offre spazio a relazioni fra persone di genere assai diverso come a quelle di genere assai simile.
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In questo senso il poliamore accoglie la natura fuida della sessualità umana.
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Questa fluidità a volte si conosce come bisessualità o pansessualità, e spesso si manifesta, anche a volte in forma appena accennata, quando il corso della vita di ciascunə e il contesto culturale lo permettono.
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A me sembra chiaro che, rispetto alla poligamia, la poliginia e la poliandria, il poliamore meglio si adatta alla cultura occidentale del mondo che viviamo, infatti accoglie la parità di generi e gli orientamenti sessuali.
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Il poliamore viene spesso incluso com pratica fra quelle della “sex-positive education” e “sex-positive culture,” in cui si intende ogni tipo di espressione amorosa, sensuale, e sessuale come buona e salutare, purché essa evvenga con il consenso libero, consapevole, e attivamente negoziato di tutte le parti coinvolte.
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Aggiungo che il poliamore prevede anche famiglie integrate in cui i figli e le figlie di una certa unione crescono con figure parentali multiple che arrivano tramite le relazioni che i genitori biologici decidono di coltivare.
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Spero con questo di essermi diretta alle domande.
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Aggiungo che spesso il poliamore viene visto nel quadro delle “nonmonogamie etiche,” il che comporta due vantaggi.
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1. In questo quadro più ampio si includono anche pratiche relative alla fiducia e l’intimità che non comportano necessariamente rapporti di tipo convenzionalmente detto sessuale, come ad esempio il bondage, il selfpleasure condiviso, la sessualità in natura e altro.
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2. La frase “non-monogamie etiche” ha un suono scientifico ed è meno collegata ad una particolare identità.
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Nell’esperienza educativa dell’amore ecosessuale io preferisco inclusività amorosa perchè descrive ciò che è, e perchè si riferisce all’aspetto energetico di ciò che ho chiamato l’attivazione di un campo relazionale.
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Se senti che l’apertura relazionale è parte della tua esperienza e tradizione culturale, anche in forme meno conosciute nel mondo occidentale, se apprezzi l’inclusività amorosa come dimensione gioisa che desideri sia attiva dentro di te, non esitare a contattarci.
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Dieci posti disponibili: cogli l’attimo!
Serena Anderlini, whatsapp al 3294779406, Gaia Eros whatsapp al 345 795 8778. Grazie!
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